Ovvero: come un settore antiquato e decadente può risorgere a nuova vita in pochi anni...
Il mondo dei casinò tradizionali ha vissuto i suoi splendidi anni nei primi decenni del dopoguerra. I casinò di Las Vegas, così come quelli europei di Montecarlo, Campione, Sanremo e tanti altri, approfittavano degli anni del boom economico, quando i baby-boomers, forti dell’ottimismo e della prosperità degli anni ruggenti gremivano le case di gioco e le sale di poker dei casinò. Le stelle del jet-set si mostravano nelle sale di gioco con gli ultimi capi firmati e gli immancabili occhiali da sole, quasi in attesa delle schiere di paparazzi venuti ad immortalare le loro apparizioni per la gioia del pubblico in adorazione. Il famoso James Bond conquistava, almeno in finzione, l’ammirazione del pubblico cinematografico visitando il tavolo del baccarat anche durante le missioni più pericolose.
Dov’è finito tutto questo splendore? Come hanno ucciso la gallina dalle uova d’oro? Come hanno fatto i casinò a trasformarsi da meta agognata di folle romantiche e passionali in covi di gorilla e di mafiosi, in cui la maggior parte delle persone normali non immagina nemmeno di mettere piede? Cosa ha spinto le stars del cinema e dalla canzone verso altri lidi più ameni e meno pericolosi?
La nostra teoria è che questo sia il risultato di due fattori principali. Da una parte, la paranoie e l’ingordigia dei proprietari dei casinò, che hanno imposto misure di sicurezza spaventose per proteggersi da truffatori veri e immaginari e per impedire ai peggiori bari ma anche ai legittimi esperti dei giochi del casinò di vincere somme importanti negli stabilimenti di gioco. Queste misure non potevano che allontanare anche i più fedeli appassionati, che non ritrovavano più gli splendori di una volta nelle sale del casinò, ma solo energumeni e investigatori, pronti a gettarsi su malcapitati giocatori con qualunque pretesto e per qualunque sospetto. Questo indicibile comportamento non poteva che allontanare larghissime fasce di pubblico dal gioco del casinò tradizionale, nel quale la loro stessa presenza fisica sembrava essere addirittura ammessa con mal celata diffidenza.
L’altro fattore che ha invece dato il colpo di grazie al mondo dei casinò terrestri è l’esplosione dei numerosissimi casinò online. Questi stabilimenti di casinò virtuale permettono a tutti i giocatori in tutto il mondo di giocare comodamente seduti a casa loro. Niente più costosi viaggi verso Las Vegas o Atlantic city o perfino Deauville, niente più sgradevoli incontri con buttafuori dai muscoli d’acciaio, niente più malintesi nelle regole dei giochi - perché i casinò di Internet propongono tutte le regole di tutte le varianti di tutti i giochi del casinò nella lingua del giocatore. Non c’è più quindi il pericolo di effettuare una puntata che si pensa vantaggiosa e vincente, per poi vedersi privare “legalmente” della propria vincita per via di regole sconosciute e varianti spesso incomprensibili, scritte unicamente nella memoria dei croupiers dei casinò tradizionali. Grazie all’informatica ed a Internet, le regole dei giochi dei casinò in rete sono esposte alla luce del sole in una lingua accessibile a tutti. Non bisogna quindi sorprendersi se milioni di giocatori nel mondo intero hanno plebiscitato il successo del gioco di poker online, della roulette su Internet, delle slot machines in rete, del blackjack virtuale e di tutta la comunità dei casinò del Web in generale. Giochi come il bingo ed il keno non si giocano più in squallide sale da bingo nelle periferie e nei quartieri diseredati delle nostre città, in mezzo ad un pubblico di giocatori poco sofisticato e comunque di età molto avanzata. Oggi è vero il contrario: i VIP organizzano serate di bingo nelle loro ville mentre ammiratori e cortigiani si pressano per ottenere un invito o almeno le foto dell’evento sulle riviste people e di gossip che vanno a ruba, indipendentemente dal giudizio che portiamo sulla qualità dei loro contenuti e sull’influenza che esse hanno sulla mentalità dei giovani d’oggi e di domani.
Questi giochi sono tornati in voga grazie ai casinò on line di Internet. Giocare ai migliori giochi del casinò è di nuovo “in”, e giocatori di tutte le classi sociali si connettono dal loro salotto alle sale da gioco in rete. Il gambling, ovvero il gioco d’azzardo, non è più una attività marginale ma un passatempo socialmente accettabile in quasi tutti gli strati sociali, quasi politically correct. Alcuni dei migliori casinò online permettono perfino di giocare gratis al casinò. Quand’anche le motivazioni dietro a questo tipo di iniziative fossero di natura economica e commerciale (permettere al giocatore di imparare a giocare senza rischio alcuno, metterlo in confidenza nei confronti delle proprie capacità nel gioco d’azzardo, invogliarlo quindi a lanciarsi nei giochi del casinò in rete con soldi veri), la cosa denota una grande apertura di spirito e di fiducia nel proprio modello economico, visto che niente vieta a un ipotetico giocatore di giocare “a scrocco” per anni e anni. I casinò tradizionali penano a far fronte a questa impetuosa avanzata. E poiché in tutti i mercati in cui vige la libera concorrenza è il cliente a scegliere il modello economico che più gli conviene, il pubblico ha largamente scelto di giocare su Internet; non rimane quindi ai depositari delle vecchie “tecnologie” che rivolgersi al legislatore per impedire il libero gioco della concorrenza. In molti paesi d’Europa ed in modo diverso anche negli Stati Uniti, le lobby dei casinò terrestri esercitano fortissime pressioni sui governi per impedire la libera scelta del consumatore e per mantenere e rinforzare il loro anacronistico monopolio, reso effimero dalle tecnologie emergenti e dai nuovi canali di comunicazione. L’esito dipenderà dalla capacità dei poteri esecutivi di affrancarsi da personaggi e metodi che appartengono ad un passato ormai remoto e di scegliere la via della modernità e della responsabilizzazione del consumatore. I casinò online ed i loro clienti non saranno gli unici a trarre vantaggio da una presa di posizione coraggiosa da parte del legislatore. Una maggiore indipendenza dei poteri pubblici da lobby egocentriche e spesso violente sarà un segnale forte nella direzione di una società più aperta e civile.