Ricerca e-commerce: web poco sicuro per 18 milioni di Italiani


  • 4%:il recesso dopo l’acquisto
  • 38%: l’abbandono dopo aver fatto “infocommerce”, ovvero dopo aver ricercato informazioni
  • 16,8%: l’abbandono in corso di registrazione
  • 24% : l’abbandono durante l’acquisto
  • 16,4%:l'abbandono nel corso delle procedure di pagamento.

Sono solo alcuni dei dati presentati nella Ricerca realizzata dall'Università Bocconi e Netcomm e discussa durante la terza edizione dell'e-commerce Forum che si è svolto da poco a Fieramilanocity.

5 milioni clienti abituali sul web, 18 milioni refrattari perché giudicano l’acquisto sul web poco sicuro, tutti, comunque, prima di acquistare si informano: insomma pare che il cliente sul web sia molto più scrupoloso del cliente abituale che si reca alla struttura fisica, come se in ognuno di noi vivesse un Dr. Jekyll e Mr. Hyde!

Compito dell’Università Bocconi e Netcomm è stato quello di cercare di capire la motivazione per la quale ancora molti italiani risultano essere diffidenti per quanto concerne l’acquisto on line.
u tutte prevale la convinzione, in quanto supportata dalle evidenza cui è giunta la ricerca, che il comportamento dell’acquirente online è cambiato e sta cambiando: impazza l’infocommerce, ovvero l’attività di web surfer che consiste nel trovare più info possibili sui prodotti che si vuole acquistare online confrontando i prezzi e le modalità di pagamento.

L’analisi qualitativa dello studio Netcomm-Università Bocconi, è stata condotta su oltre 50 operatori del commercio elettronico che, in base al censimento Nielsen Online, dovrebbero ricoprire oltre l’80% del settore.
Efficienza della logistica, competizione a livello di prezzo ed efficacia dei pagamenti, sono alcuni dei principali fattori che gli utenti e-commerce considerano nella fase di acquisto online.

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