Meno virtuosi gli italiani sulle strade


Dopo il boom delle cinture di sicurezza e i caschi ecco che il fenomeno va scemando e già, per strada, automobilisti e motociclisti coscienziosi diventano, quasi, una rarità.

Secondo i dati pubblicati nel Rapporto stilato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero dei Trasporti e intitolato “Il Sistema Ulisse - Monitoraggio nazionale sull’uso dei dispositivi di sicurezza”, cala, infatti il numero di coloro che usano le cinture e casco.

I dati relativi al 2007 mostrano un netto calo rispetto al 2003: allora la media nazionale era dell’83%, lo scorso anno si è fermata a poco più del 64% per quanto riguarda l’uso delle cinture.
L’Italia si divide in due sia nel caso delle cinture sia nel caso dei caschi: tra le regioni virtuose dove gli automobilisti indossano maggiormente queste salvavita troviamo quelle del nord in testa la Liguria col 91,3 per cento seguita dal Veneto coll'89,1 per cento, la maglia nera spetta invece al Molise, Sicilia e Calabria.

Nel caso dell’utilizzo del casco la separazione si fa ancora più evidente: uso generalizzato al Nord e al Centro con valori compresi fra il 97 e il 100 per cento, mentre in alcune province del Sud la percentuale fino ad arrivare a valori prossimi allo 0 per cento per quanto riguarda le piccole città.
Questi i punti salienti del Rapporto effettuato mediante costanti e ripetuti rilevamenti sistematici su strade urbane ed extraurbane e che ha visto monitorati, solo nel 2007, oltre mezzo milione di conducenti.

Ricordiamo che la legge in merito ai trasporti è molto chiara: vi è l’obbligo dell'installazione delle cinture di sicurezza ricorre, sia per i posti anteriori che per quelli posteriori, e riguarda il conducente e i passeggeri delle seguenti categorie di veicoli: come autovetture, veicoli commerciali, autobus.
Il mancato rispetto delle norme in materia comporta una sanzione pecuniaria che va da euro 70 a 285 euro.

SO.GE.TRA. Logistica e Trasporti