Nasturzio


Genere costituito da circa 70-80 specie di piante erbacee annuali originarie dell'America meridionale. T. majus è la specie più coltivata, da cui sono stati ottenuti numerosi ibridi, con portamento eretto, strisciante o rampicante. I fusti sono sottili, carnosi, verde chiaro; le foglie rotonde, peltate, cerose, spesso con margine lievemente ondulato. Dalla primavera a fine estate produce numerosi fiori profumati, nelle tonalità del giallo e del rosso, con i cinque sepali riuniti a formare un calice a coppa, sul retro del fiore si allunga un breve sperone. Fiori, foglie e semi sono commestibili e vengono consumati freschi in insalata.
Denominato volgarmente Crescione, ma anche, secondo la specie ed il dialetto regionale: Lavarono, schiavun, grisso, erba de scorbuto, nasturzio acquatico, allegretto.
Grazie ai fiori a forma di elmo, in Nasturzio ha assunto il significato della lotta.
I nasturzi necessitano di una posizione luminosa e soleggiata, l'ombra causa scarse fioriture e necessitano di annaffiature regolari, ma non troppo abbondanti, si consiglia comunque di mantenere sempre il terreno leggermente umido. Aumentare le annaffiature nelle giornate più calde dell'estate. Aggiungere del concime per piante fiorite all'acqua delle annaffiature ogni 15-20 giorni.
I nasturzi crescono senza problemi in qualsiasi terra da giardino, preferendo comunque i terreni sabbiosi e ben drenati.
Si riproduce per seme; in febbraio-marzo, seminare mantenendo i semenzai in luogo riparato, prima di porre a dimora le piantine coltivarle per un paio di mesi in vasi singoli; in maggio-giugno si possono seminare direttamente in piena terra.
Queste piante vengono spesso attaccate dagli afidi che rovinano sia i fiori, sia le foglie.
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