Arrestare la pubertà con una pillola


Come si dovrebbe agire con i giovanissimi 'incerti' sul proprio sesso? Cosa consigliare a coloro che si sentono intrappolati in un corpo che non è il loro? In altre parole quale atteggiamento prendere nei confronti di quei ragazzini che sognano di essere femmine e viceversa, e che in futuro potrebbero decidere di cambiare sesso?
Per la Società di endocrinologia statunitense la soluzione è in una pillola che blocca la pubertà:
arginando la pubertà con una appropriata somministrazione di farmaci si dà ai ragazzi incerti un tempo aggiuntivo per decidere sul loro sesso, impedendo intanto che ormoni maschili o femminili - a seconda del caso - modellino definitivamente il loro corpo.
In Olanda, dove già 70 ragazzini sono stati trattati con successo, Henriette Delemarre-van de Waal dello staff clinico che ha somministrato le terapie, assicura che nessun paziente si è finora pentito del trattamento; anzi, i ragazzi si sono sentiti sollevati nell'aver arrestato un processo che li portava a detestarsi.

Già diverse cliniche in Canada, Australia, Germania e Stati Uniti hanno cominciato a offrire questa opzione terapeutica. Ma la pillola blocca-sviluppo - come avvertono gli endocrinologi statunitensi - andrebbe somministrata solo ad adolescenti che hanno già i primi segni di pubertà: solo a questo punto il farmaco arresterebbe il processo di crescita, in attesa di una maggiore certezza sulla propria identità sessuale.
E una volta che le idee si chiariscono, gli effetti del farmaco sono reversibili: chi accetta il proprio sesso potrà sospendere la terapia e lasciare che la pubertà segua il proprio corso, mentre chi si sente tradito da Madre natura potrà operarsi prima dello sviluppo completo.

Non mancano però dubbi sugli effetti psicologici della pillola blocca-sviluppo nonché sulla sua distribuzione farmaceutica. Secondo Russell Viner, dell'Istituto britannico per la salute dei bambini, bloccando la pubertà si rischierebbe di rafforzare il disturbo di identità di genere dei ragazzi, negando loro la possibilità di un cambiamento psicologico che in genere arriva con l'adolescenza.