L’hotdesking e la fine della concezione tradizionale dello spazio lavorativo


L'hotdesking è una tendenza organizzativa nata verso la fine degli anni ottanta e utilizzata da alcune aziende - specie in Scandinavia - per ottimizzare gli spazi lavorativi: si tratta sostanzialmente di gestire la condivisione di uno spazio lavorativo attrezzato - come può esserlo una scrivania con computer, telefono e internet - tra più utenti in tempi diversi.

Per le aziende questa pratica si traduce in forti risparmi in termini di spazio e denaro (si pensi ai benefici dell'hotdesking in una città come Londra in cui gli affitti degli uffici sono i più alti al mondo) e costituisce un ulteriore vantaggio apportato dalla flessibilità del lavoro: dal momento che non tutti lavorano con gli stessi orari si rivela molto proficuo utilizzare lo spazio lavorativo secondo turni regolari.

Grazie ai progressi tecnologici dei servizi di mobilità, l'hotdesking può includere anche il redirezionamento di chiamate vocali e di altri servizi di messaggistica presso qualsiasi recapito cui il dipendente è in grado di accedere all'interno della rete aziendale.

Una pratica prossima all'hotdesking è l'hotelling: lo spazio lavorativo deve essere prenotato per un determinato orario ogni settimana attraverso un portiere incaricato di assicurarsi che tutto funzioni.

Hotdesking, Hotelling e business center significano la fine del lavoro tradizionale e della concezione tradizionale dello spazio lavorativo. L'ufficio non è più l'habitat naturale dell'impiegato: crescono i dipendenti senza una propria scrivania personale ma con auto, telefonino e pc aziendali, liberi di muoversi nel mondo e di gestire il proprio tempo... e quando si fermano, devono prenotare la propria postazione - come in hotel - o condividerla con altri dipendenti "mobili".