La Kinesiterapia per la riabilitazione


La Kinesiterapia, conosciuta anche come terapia del movimento, è una pratica terapeutica a fini riabilitativi. Attraverso movimenti studiati essa ristabilisce la funzione dei singoli muscoli o di gruppi muscolari. La terapia può essere attiva o passiva. La prima consiste in alcuni esercizi di ginnastica, guidati dall'istruttore, alla spalliera o con attrezzi mobili. Tra le tecniche più efficaci di kinesiterapia troviamo quella subacquea. La seconda, quella passiva, è generalmente praticata in presenza di uno specialista (medico, fisioterapista o infermiere specializzato) poiché prevede precisi movimenti passivi e cambiamenti di posizione degli arti.
Già noti ai tempi dei greci, gli effetti benefici di questa terapia non si limitano al solo apparato muscolare e i problemi di artrosi ma coinvolgono anche l'apparato respiratorio, la circolazione sanguigna, il metabolismo. Al giorno d’oggi la kinesiterapia si è diffusa sempre di più mentre il suo campo di applicazione è sempre più vasto. Come ad esempio durante la gravidanza è utile sia come preparazione al parto, sia nel postparto per tonificare i muscoli dell'addome e del pavimento pelvico. Infine, essa si rivela un'ottima prevenzione contro molte delle patologie croniche post operatorie contemporanee, come l'insorgenza di trombosi, contratture muscolari e deformazioni articolari. La sua azione è solo riabilitativa, la kinesiterapia non risolve alla radice la patologia poiché è rieducativa, non cura le cause ma le conseguenze della malattia. Per quanto semplice per essere efficace, questa terapia necessita della supervisione di un medico e di un fisioterapista che seguano passo dopo passo il paziente.Cos’è la Kinesiterapia?
La Kinesiterapia, conosciuta anche come terapia del movimento, è una pratica terapeutica a fini riabilitativi. Attraverso movimenti studiati essa ristabilisce la funzione dei singoli muscoli o di gruppi muscolari. La terapia può essere attiva o passiva. La prima consiste in alcuni esercizi di ginnastica, guidati dall'istruttore, alla spalliera o con attrezzi mobili. Tra le tecniche più efficaci di kinesiterapia troviamo quella subacquea. La seconda, quella passiva, è generalmente praticata in presenza di uno specialista (medico, fisioterapista o infermiere specializzato) poiché prevede precisi movimenti passivi e cambiamenti di posizione degli arti.
Già noti ai tempi dei greci, gli effetti benefici di questa terapia non si limitano al solo apparato muscolare e i problemi di artrosi ma coinvolgono anche l'apparato respiratorio, la circolazione sanguigna, il metabolismo. Al giorno d’oggi la kinesiterapia si è diffusa sempre di più mentre il suo campo di applicazione è sempre più vasto. Come ad esempio durante la gravidanza è utile sia come preparazione al parto, sia nel postparto per tonificare i muscoli dell'addome e del pavimento pelvico. Infine, essa si rivela un'ottima prevenzione contro molte delle patologie croniche post operatorie contemporanee, come l'insorgenza di trombosi, contratture muscolari e deformazioni articolari. La sua azione è solo riabilitativa, la kinesiterapia non risolve alla radice la patologia poiché è rieducativa, non cura le cause ma le conseguenze della malattia. Per quanto semplice per essere efficace, questa terapia necessita della supervisione di un medico e di un fisioterapista che seguano passo dopo passo il paziente.

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