Un tramonto nel centro di Roma


Il continuo accostamento tra antico e moderno, la perfetta fusione di storia e tradizione, il fascino inimitabile di una città dove l'imponenza monumentale ed il fascino della Bella Vita sono appena scalfiti dalle tante manifestazioni di delirio delle moderne città occidentali, fra le quali Roma ha certamente un posto privilegiato. Vivere la Città Eterna significa immergersi in un oceano di ricordi, suoni, immagini, aromi che scandiscono uno stile di vita unico, dove passato e presente si fondono in uno scenario inconfondibile.
Il mio obiettivo principale oggi non è quello di ammirare Piazza Navona con le sue splendide fontane o il vicino Pantheon: sono riuscito a liberarmi tardi e non ho molta luce a disposizione, ma di sicuro le mie papille gustative funzioneranno bene anche dopo il calar del sole ed oggi voglio assolutamente provare l'ebbrezza di una coda alla vaccinara annaffiata da un ottimo rosso. Il mio passeggiare mi conduce su via di Campo Marzio, vicino alla trattoria che mi è stata vivamente consigliata. Mi è stato detto che si trova in un piccolo vicolo in corrispondenza di un istituto bancario, ed io che son maldestro nell'uso delle tradizionali cartine ed ho un problema di rifiuto dei cellulari - ivi compresi quelli moderni, dotati di gps - sono ancora più contento di poter esplorare la città senza bisogno dell'auto o di altra tecnologia. Ad un certo punto una selva di telecamere mi segnala la presenza di un istituto bancario e capisco di essere arrivato.
L'accoglienza è quella solita dei tipici locali romani, dove il cliente è sacro, ed il pasto è davvero notevole: una coda alla vaccinara fantastica, cui ho visto bene di abbinare un sostanzioso piatto di carbonara. Quando esco dalla trattoria è ormai notte, ma ci sono moltissime persone in giro. Nel riprendere i miei passi incrocio ben presto via del Pantheon, che seguo fino a raggiungere la splendida struttura, dove non posso evitare di soffermare lo sguardo almeno per qualche minuto. L'illuminazione artificiale rende questo antichissimo monumento ancora più affascinante, ma la stanchezza della lunga giornata inizia a farsi sentire ed io ho un gran bisogno di un buon caffé per raggiungere a piedi l'hotel Atlante dove sono alloggiato. La fortuna è dalla mia parte: mi bastano due passi per spostarmi in Piazza S. Eustachio, che si trova tra il Pahnteon ed il vicino palazzo del Senato della Repubblica, dove si trova una delle caffetterie storiche di Roma, fondata nel 1938 ed ancor oggi gestita nel pieno rispetto della tradizione. Il caffé viene tostato ancora con una tostatrice a legna degli anni quaranta, ed anche se inizia ad essere tardi è incredibilmente affollato di turisti e romani, tutti diligentemente in fila di fronte al bancone. Viene il mio turno e posso assaporare uno splendido caffé come non ho mai bevuto, cremoso e dal sapore intenso ed incredibilmente persistente. Esco dalla caffetteria accompagnato dal retrogusto vellutato e mi avvio nuovamente verso l'hotel Atlante, dove potrò concludere questa intensa giornata con un bagno a idromassaggio nella generosa vasca Jacuzzi di cui la mia camera è dotata, per poi indulgere all'abbraccio di Morfeo.