Mentre l'Iran esporta metano all'Armenia ci si prepara alla firma per Nabucco


L'Armenia è pronta per iniziare a ricevere il metano dall'Iran già da questa settimana, un passo di estrema importanza per una nazione storicamente molto dipendente dalla Russia per quanto riguarda l'approvvigionamento dell'energia. Il portavoce del Ministro armeno Lusine Harutiunian ha dichiarato che il nuovo gasdotto all'uopo predisposto potrà quindi essere inaugurato da subito, in modo da dare applicazione all'accordo che Iran e Armenia hanno siglato lo scorso anno, e che prevede la fornitura di gas all'Armenia per la produzione di energia elettrica, che in parte verrà girata all'Iran. Grazie ad una modernissima linea diretta ad alto voltaggio, ormai quasi completata, di fatto l'energia elettrica prodotta dall'Armenia con il gas iraniano sarà sufficiente a ripagare l'Iran per la fornitura di gas, innescando un circolo virtuoso.
Il gasdotto ha una capacita di 2.3 miliardi di metri cubi all'anno, e sarà sufficiente a veicolare l'intero approvvigionamento armeno, mentre il direttore della compagnia nazionale iraniana di esportazione del gas ha dichiarato alla stampa locale che le consegne inizieranno con 2 milioni di metri curbi al giorno e potrebbero poi salire fino a 4 milioni di metri cubi entro il 2011.
L'Europa, da parte sua, non resta a guardare: la firma per l'accordo sul gasdotto Nabucco è prevista ad Ankara alla fine del mese di giugno. Grazie al nuovo progetto da 7,9 miliardi di euro, sarà possibile portare ben 30 miliardi di metri cubi l'anno di metano dalla Turchia all'Austria attraverso Bulgaria, Romania e Ungheria, quindi senza dover necessariamente ricorrere ai gasdotti russi ed al passaggio in territorio ucraino. I lavori dovrebbero iniziare nel 2011 e le prime forniture sono attese per il 2014. Grazie a Nabucco potrebbe essere veicolato in futuro anche il gas iraniano.

Laurini