Copyright: RapidShare non lo rispetta


RapidShare, il punto di riferimento per i forsennati del download, è stato multato con una sanzione da ben 24 Milioni di Euro.


RapidShare è un servizio internet tedesco che offre una valida alternativa al P2P. Permette difatti agli utenti di caricare sui server qualsiasi genere di file multimediale.

Il Tribunale tedesco d’Amburgo, dopo una denuncia della Gema del lontano 2007, ha stabilito che il servizio di file hosting dovrà essere controllato retroattivamente, cioè prima della pubblicazione. La Gema, in pratica la “Siae Tedesca”, chiede inoltre la rimozione di 5.000 brani musicali, già presenti sul sito, di cui possiede i diritti. Inoltre è stato multato con una sanzione da ben 24 Milioni di Euro; sicuramente un altro servizio aggredito nella celeberrima lotta ai siti di file-hosting.

Prima della condanna RapidShare le aveva provate davvero tutte, ma non è valso a nulla ricordare agli utenti che le responsabilità del download ricade sulle loro spalle, non è bastato nemmeno reclutare uno staff appositamente per la rimozione di contenuti e né tantomeno l’introduzione di un sistema hashing, che consentisse di identificare i file già rimossi e quindi non permettere la ripubblicazione sui server.

"Un grande passo avanti. Siamo sicuri che in questo modo ridurremo l'uso illegale di opere presenti nel repertorio GEMA" ha detto il Dr. Harald Heker, CEO dell'Azienda. Non si è fatta aspettare la risposta del COO di RapidShare, Bobby Chang: “Non credo che questa vittoria significhi un reale passo in avanti. Come hanno dimostrato molti casi, che hanno anche coinvolto GEMA stessa, l'esito di un processo varia molto in base alla corte”.

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