Negli ultimi anni internet si è progressivamente affermato come luogo di scambio di informazioni di ogni tipo, ivi comprese quelle su prodotti e servizi che si intendono acquistare.
La rete è infatti il principale punto di incontro dei consumatori, che sulle community online si scambiano informazione, impressioni e pareri su brand, prodotti e servizi reperibili on e offline. Grazie alle caratteristiche della rete le aziende hanno la possibilità non solo di monitorare le opinioni spontaneamente espresse dall'utenza, ma anche e soprattutto quella di interpellare direttamente il proprio parco utenti fidelizzati e profilati con appositi sondaggi, volti ad accertare gusti e preferenze o anche feedback e suggerimenti circa i prodotti/servizi offerti loro.
Grazie ad appositi software commercializzati da aziende specializzate è possibile costruire un'interazione diretta con il proprio parco utenti attraverso sondaggi online volti a misurare la customer satisfaction, conoscere gli orientamenti e le preferenze del pubblico, sondare la percezione del marchi e dell'immagine aziendale ed infine fidelizzare e profilare ulteriormente la clientela.
Come molti altri strumenti di marketing tradizionale, anche il sondaggio beneficia dalla sua traslazione sul piano digitale, che lo arricchisce di valore grazie ai bassi costi di gestione, alla relativa facilità di rivolgersi ad un campione altamente profilato, alla completa misurabilità della risposta del pubblico ed alla velocità di setup e raccolta dati consentiti dalla rete.
I sondaggi sono cosa delicata, perché la loro attendibilità dipende da una lunga serie di fattori che devono essere dosati come ingredienti di una ricetta speciale. In primo luogo il campione deve essere attentamente selezionato, perché l'unica risposta che ci interessa è quella del target, mentre ogni risposta di soggetti fuori target va a confondere le acque con dati spuri quanto inutili. Le domande devono essere ben architettate, perché il modo in cui la stessa questione viene posta con la domanda influisce notevolmente sulla risposta dell'utenza, incidendo in modo significativo sull'attendibilità dei risultati ottenuti. L'ambiente della rete consente inoltre di tracciare la risposta dell'utenza ad elementi del sondaggio diversi dai quesiti: aspetto grafico, lunghezza (è possibile verificare quanti utenti abbandonano la compilazione del sondaggio e in che momento lo fanno), tipologia di domande/risposte (a scelta multipla, condizionali, aperte, con menu a tendina etc...) eccetera.
Le aziende che hanno già un parco utenti registrati - ad esempio alla newsletter - potranno facilmente sfruttare il proprio database per testare lo strumento del sondaggio e toccarne con mano gli indubbi vantaggi, mentre quelle che non hanno il database dovranno rivolgersi ad aziende specializzate nel direct marketing, che potranno anche offrire tutti gli strumenti (software, consulenze) necessari per sfruttare appieno le potenzialità di questo strumento. Se pensate che i sondaggi possano risultare inattendibili e che sia difficile mettere insieme un campione veramente rappresentativo, vi sbagliate di grosso: un panel ben profilato di soli 1000 soggetti consente di acquisire informazioni con un margine di errore del 3%.
Approfondimenti: Contactlab
La rete è infatti il principale punto di incontro dei consumatori, che sulle community online si scambiano informazione, impressioni e pareri su brand, prodotti e servizi reperibili on e offline. Grazie alle caratteristiche della rete le aziende hanno la possibilità non solo di monitorare le opinioni spontaneamente espresse dall'utenza, ma anche e soprattutto quella di interpellare direttamente il proprio parco utenti fidelizzati e profilati con appositi sondaggi, volti ad accertare gusti e preferenze o anche feedback e suggerimenti circa i prodotti/servizi offerti loro.
Grazie ad appositi software commercializzati da aziende specializzate è possibile costruire un'interazione diretta con il proprio parco utenti attraverso sondaggi online volti a misurare la customer satisfaction, conoscere gli orientamenti e le preferenze del pubblico, sondare la percezione del marchi e dell'immagine aziendale ed infine fidelizzare e profilare ulteriormente la clientela.
Come molti altri strumenti di marketing tradizionale, anche il sondaggio beneficia dalla sua traslazione sul piano digitale, che lo arricchisce di valore grazie ai bassi costi di gestione, alla relativa facilità di rivolgersi ad un campione altamente profilato, alla completa misurabilità della risposta del pubblico ed alla velocità di setup e raccolta dati consentiti dalla rete.
I sondaggi sono cosa delicata, perché la loro attendibilità dipende da una lunga serie di fattori che devono essere dosati come ingredienti di una ricetta speciale. In primo luogo il campione deve essere attentamente selezionato, perché l'unica risposta che ci interessa è quella del target, mentre ogni risposta di soggetti fuori target va a confondere le acque con dati spuri quanto inutili. Le domande devono essere ben architettate, perché il modo in cui la stessa questione viene posta con la domanda influisce notevolmente sulla risposta dell'utenza, incidendo in modo significativo sull'attendibilità dei risultati ottenuti. L'ambiente della rete consente inoltre di tracciare la risposta dell'utenza ad elementi del sondaggio diversi dai quesiti: aspetto grafico, lunghezza (è possibile verificare quanti utenti abbandonano la compilazione del sondaggio e in che momento lo fanno), tipologia di domande/risposte (a scelta multipla, condizionali, aperte, con menu a tendina etc...) eccetera.
Le aziende che hanno già un parco utenti registrati - ad esempio alla newsletter - potranno facilmente sfruttare il proprio database per testare lo strumento del sondaggio e toccarne con mano gli indubbi vantaggi, mentre quelle che non hanno il database dovranno rivolgersi ad aziende specializzate nel direct marketing, che potranno anche offrire tutti gli strumenti (software, consulenze) necessari per sfruttare appieno le potenzialità di questo strumento. Se pensate che i sondaggi possano risultare inattendibili e che sia difficile mettere insieme un campione veramente rappresentativo, vi sbagliate di grosso: un panel ben profilato di soli 1000 soggetti consente di acquisire informazioni con un margine di errore del 3%.
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