Medicina: il futuro è nei reni ibridi


Le prospettive future per le persone che oggi vivono sotto dialisi sono reni artificiali, reni “ibridi” tessuto-macchina e reni ricostruiti in laboratorio a partire da cellule staminali.


I reni subiscono l’effetto delle nostre cattive abitudini, e ne risente il nostro stato di salute generale. Per questo motivo un italiano su dieci ha reni malati e ricorre alla dialisi.

La dialisi è un procedimento che rimpiazza le quattro funzionalità base del rene, per la precisione:

• Rimuove le sostanze tossiche;
• Riequilibra l’omeostasi elettrolitica;
• Riequilibra l’equilibrio acido-base;
• Rimuove i liquidi in eccesso.

Sulla base dello studio sul funzionamento di questi quattro processi, sono stati realizzati reni artificiali, tra l’altro già in commercio, e viene studiata la realizzazione di reni ibridi tessuto-macchina, e reni costruiti in laboratorio a partire da cellule staminali.

I reni artificiali attualmente in commercio si portano legati alla vita con una cintura, ma restano davvero poco utilizzati su vasta scala a causa del loro peso, ben 5 kilogrammi.

I reni ibridi tessuto-macchina rappresentano il prossimo futuro, e potranno esser realizzati a breve grazie al rapido avanzamento tecnologico del settore.

L’ultima tipologia di rene in studio è quella che ci consente di trovare una soluzione definitiva al problema. Infatti permetterebbe di ricreare reni di esseri umani perfettamente funzionanti e completamente naturali.

L’esperimento andato a buon fine in questi giorni è stato quello di ricreare, a partire da cellule di topo, un rene che trapiantato nell’intestino di maiali ha preso a funzionare alla perfezione. Non ci resta che aspettare, e sperare che tutto ciò venga realizzato nel più breve tempo possibile.

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