PC cinesi: non sarà più possibile navigare su siti a luci rosse


Il Governo cinese ha dato disposizioni chiare: tutti i personal computer venduti dal primo Luglio dovranno avere installato un software che blocca i siti web pornografici.


Il Governo cinese intende proteggere i giovani minorenni da contenuti, a suo dire, “dannosi” o “pericolosi”. La decisione è stata presa il 19 Maggio scorso, ma pubblicizzata solo ora dal Wall Street Journal.

Il software, denominato "Green Dam-Youth Escort" (Diga Verde-Scorta della Gioventù), blocca l’accesso a siti vietati connettendosi a uno specifico database accessibile online e tenuto costantemente aggiornato.

Il produttore leader di questi software è Lenovo, che detiene il 26% del totale di mercato cinese. I restanti produttori dovranno quindi decidere se assoggettarsi ai voleri delle autorità locali o compiere un atto di disobbedienza, col rischio di esser tagliati fuori dal secondo mercato più grande del mondo, dopo quello USA.

Gli utenti di internet, nonché proprietari dei PC in cui è installato il software, non avranno controllo sulla modificazione del software, e quindi non possono tantomeno controllarne il codice sorgente. Arrivati a questo punto, chi garantirà che il software non sia utilizzato per collezionare dati personali o per filtrare altri siti web?

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