Situazione migliore per riabilitazione e ortopedia in Trentino


In italia nonostante i reparti di ortopedia e riabilitazione funzionino , c’è un dato allarmante che si è presentato agli occhi degli italiani, dalla regione del Trentino. 3.300 pazienti in fuga : ecco
il problema. Nella regione del Trentino tutti i servizi di riabilitazione e di ortopedia hanno concluso l’anno in negativo. Per la riabilitazione ortopedica , già dal 2002, le persone ricoverate negli
ospedali del Trentino furono più di 5.000 e invece, più di 3.000 trentini scelsero di farsi curare non dalle struttura locali. Questa fuga da parte dei trentini ad usufruire i servizi di riabilitazione
fuori dalla provincia ha aggravato il bilancio delle casse provinciali per oltre dieci milioni di euro.
Per riparare a un danno così pesante, l’azienda corse subito al riparo assumendo personale ortopedico qualificato per “invogliare” il cittadino a utilizzare nuovamente i servizi provinciali.
I servizi offerti man mano divennero sempre più professionali e migliorarono come ad esempio la riabilitazione neurologica divenne un caposaldo dei servizi.
Trascorsi ormai 9 anni, la situazione è migliorata. Nelle casse delle provincie del Trentino c’è ancora il segno negativo. Grazi agli investimenti ben precisi e mirati la fuga dei pazienti in
infrastrutture in altre provincie si è placata. Degno di nota è che, nel vicino Alto Adige pur essendoci un numero maggiori di medici e posti letti (quasi il doppio) il saldo è attivo : contro
il deficit del Trentino la provincia di Bolzano ,vanta un attivo di 5 milioni di euro.