Il Battistero degli Ariani di Ravenna


Parlando della riviera romagnola, è impossibile non sottolineare come questa sia una delle zone d’Italia più amate dai turisti per quanto concerne le vacanze, e per staccare dagli stress che la vita quotidiana impone, a causa delle preoccupazioni dovute al lavoro, ai bilanci familiari ed a tutto ciò che gli impegni di ogni giorno comportano in fatto di pensieri.

La riviera romagnola, però, ha la capacità di far dimenticare tutto questo: si stacca totalmente, e si ha la possibilità di immergersi tra le onde del mare Adriatico, oppure di crogiolarsi sotto lo splendente sole ‘romagnolo’, sulle spiagge più famose d’Italia. Al volo, potremmo dire: Riccione, Rimini, Cesenatico, Bellaria e tante altre.

Ma la riviera romagnola è anche cultura: è possibile, infatti, abbandonare per qualche ora il proprio Hotel Bellaria, per tuffarsi nei monumenti e negli storici edifici di città come Ravenna, situate leggermente più a nord, ma facilmente raggiungibili in automobile, e soprattutto meritevoli d’una visita turistica, per apprezzarne le caratteristiche.

Tra questi edifici e monumenti di cui si è parlato, è impossibile tralasciare lo splendido Battistero degli Ariani. Esso si trova nelle vicinanze della Cattedrale degli Ariani (oggi Chiesa dello Spirito Santo). E' stato così chiamato per distinguerlo dal Battistero Neoniano. Fu fatto costruire dal re goto Teodorico, ariano, tra il 493 e il 526 d.C., per il suo popolo. In seguito, con la condanna della chiesa ariana, fu adattato ad oratorio del culto cattolico nella seconda metà del VI sec..

L'edificio è a forma ottagonale e su lati alterni presenta quattro piccole absidi o nicchioni. Come altri monumenti ravennati, risulta interrato; infatti il piano originale si trova a m. 2,30 dal piano stradale.
All'interno, la cupola musiva presenta un medaglione centrale con la scena del Battesimo di Cristo. Il Salvatore, giovane e nudo, è immerso nelle acque del Giordano mentre una colomba lo irrora con un effluvio di acqua.

Alla destra di chi guarda sta il Battista: vestito di una pelle maculata, con una mano lo benedice, mentre con l'altra tiene un bastone ricurvo, simbolo del deserto. Alla sinistra è raffigurato, come un'antica divinità marina, il fiume Giordano: un'austera figura di anziano, seduto, nudo fino alla cintola, che tiene in mano una canna palustre ed ha sul capo due rosse chele di granchio.