L'automotive che non impatta l'ambiente


Lo studio per la produzione di auto a basso impatto ambientale è una moda oggi ma è anche una storia di ricerca protratta in molti casi fin dagli anni ’70. Per poter parlare oggi a ragione di un impegno verso gli effettivi sviluppi della motorizzazione delle auto per il sempre minor impatto ambientale, una casa automobilistica deve avere alle sue spalle una storia dedicata al caso. Ecco il motivo per cui ci siamo immersi in una ricerca che ha prodotto dei risultati molto interessanti .

Una casa automobilistica giapponese in particolare ha dimostrato di differenziarsi da tutte le altre in quanto a ricerca e sviluppo dedicata alla salvaguardia dell’ambiente. La storia di questa casa e della sua attenzione all’ambiente comincia nel 1966 quando in collaborazione con Tokyo Electric Power comincò a sviluppare la prima automobile elettrica per poi realizzarla nel 1971 con il nome di Minica EV. Da questo momento la crescita della casa è stata segnata dalla sua dedizione all’ambiente. Così se dal 1966 al 1980 furono i motori a benzina a venire ottimizzati per una sempre ridurre sempre di più le emissioni nell’ambiente, nel 1987 uno degli stabilimenti dell’azienda automobilistica ricevette per la prima volta il premio “Greenification” dalle mani del Ministro del Commercio e dell’Industria giapponese. Non fu l’ultimo dei premi questo: nel 1990 l’onorificenza venne rinnovata per un altro stabilimento e nel 1993 l’azienda decise di aprire al suo interno un consiglio per l’ambiente con lo scopo di ottimizzare le proprie politiche ambientali.

Se l’azienda è, come visto, attenta alla causa della sostenibilità ambientale, i loro prodotti non possono essere da meno. Per fare due esempi: nel 1995 la casa automobilistica giapponese produsse il primo motore ad alta efficienza energetica, creando l’iniezione diretta per l’alimentazione a benzina; nel 2002 produsse la prima auto elettrica in grado di percorrere fino a 400 km con una ricarica. Ultimamente, nel 2008, la casa si è impegnata direttamente con il governo giapponese dichiarando la volontà di implementare una progetto tripartito sulla produzione. Le tre aree su cui l’azienda sta lavorando sono la produzione di motori a bassissima emissione di CO2, perseguire l’azione per favorire il riciclaggio e il risparmio di energia e infine il mantenimento della politica sul basso impatto ambientale per il processo produttivo.

Scopri qual è la casa automobilistica giapponese con una delle più lunghe storie legate alla sostenibilità ambientale.