L'educazione alla " Realtà Aumentata"


La realtà aumentata come gioco o spettacolare stratagemma di marketing. Ecco come fino ad oggi è stata intesa questa nuova tecnologia che, grazie all’aiuto di un software, è in grado di aumentare la realtà delle cose grazie ad attributi virtuali. Ma se si trattasse anche di aumentare la qualità dell’educazione? L’immagine che molti di voi avranno in mente sicuramente non si distaccherà molto dall’immagine dell’ormai “classico” advergaming automotive cha ha in qualche modo aperto la strada allo sviluppo della tecnologia. Tuttavia quel capostipite “markettaro” ha permesso alle aziende che si occupano proprio dello sviluppo di software a realtà aumentata o ai singoli appassionati, di pensare sempre nuove e utili applicazioni della stessa.

Ecco che nascono degli applicativi che prospettano nuovi orizzonti per l’educazione. L’esempio che vogliamo portare a sostegno della nostra affermazione riguarda lo sviluppo di un software da parte di un giovane ragazzo che in seno alla fase finale del suo corso di studi in Grafica e Progettazione Multimediale tenuto presso la facoltà di architettura di Valle Giulia a Roma, ha proposto un sistema a realtà aumentata per lo studio dell’architettura. Un paio di occhiali dotati di un rilevatore ottico è in grado di riconoscere, per esempio, le immagini stampate di un testo di architettura. Il database interno del supporto è in grado di trasformare queste immagini nell’informazione desiderata e renderla multimediale. L’esempio portato dal giovane nel suo video di presentazione illustra come possa diventare multimediale lo studio in biblioteca. Il ragazzo,nel caso alle prese con lo studio della struttura del contenitore dedicato all’Ara Pacis Augustae progettato da Meier, è i grado di “navigare” le immagini del suo libro di testo, trasformandole in modelli 3D o in video. Allo stesso modo, indossando i propri occhiali a realtà aumentata, il ragazzo ha mostrato come il successivo studio “in situ” della stessa struttura possa trarne vantaggio. Tutti i componenti del monumento, studiati e descritti dai testi ora hanno la possibilità di essere osservati dal vivo non perdendo quella fondamentale componente informativa data dai testi stessi. Ogni elemento di ciò che stiamo osservando può portare ora con se la sua descrizione storica e artistica.

Qualcosa di sensazionale se proviamo a pensare agli sviluppi virtuali che questa applicazione potrebbe assumere. Pensate ad un supporto simile a quello descritto ma che abbia un accesso infinito alle informazioni riguardanti ogni singolo oggetto, per esempio simile a quello del web. Addio libri e ricerche: tutte le informazioni che ci serviranno in futuro saranno sempre a nostra disposizione, on demand.

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