La fiera dell'antiquariato di Brescia chiude con un ottimo successo


Dopo dieci giorni di esposizione, la fiera di antiquariato Brixantiquaria ha chiuso con un successo che bissa quello della rassegna antiquaria di Montichiari, dimostrando come il settore sia tutt'altro che statico ma anzi sostenuto da un gran numero di appassionati che ben volentieri si lasciano rapire dal fascino degli oggetti antichi. Gioielli, quadri, mobili hanno fatto bella mostra di sé ammaliando i visitatori, con somma soddisfazione sia degli espositori che con gli acquirenti.
Traendo un bilancio della fiera, sicuramente questo è da considerarsi positivo, sia per numero di presenze che per gli affari conclusi. Questo sicuramente anche grazie al valore di alcuni pezzi esposti, tra cui opere del Romanino e del Savoldo. Di particolare rilievo, inoltre, la collezione ispirata al tema della guerra di proprietà della Pinacoteca Tosio Martinengo dal titolo "Scontri, mischi e imboscate".
Degno di nota, infine, il concorso per il migliore dipinto e il miglior oggetto che simboleggi l'Unità d'Italia: il primo appartiene alla galleria Armondi, mentre il secondo è stato un elmo appartenuto a un aiutante di campo di Vittorio Emanuele II.
La prossima edizione della fiera dell'antiquariato, che già si sta programmando, cadrà nel 150esimo anniversario dell'Unità: potrebbe essere questo un ottimo tema, anche considerando che il legame tra antiquariato e ricorrenze è molto stretto.
Marco Citterio, amministratore delegato di Brixia Expo si è detto pronto a lanciare l'idea, con la speranza di riconfermare il grande successo di quest'anno e possibilmente ottenerne uno ancora maggiore.