I limiti ed i vantaggi dei prestiti ai pensionati


Se fino ad ora avete pensato che per un pensionato chiedere prestiti e finanziamenti sia difficoltoso, siete molto lontani dalla verità in quanto per istituti di credito la pensione è la garanzia preferita dopo la busta paga.

Difatti l’accesso a qualsiasi tipo di finanziamento per un pensionato iscritto all’inps, inpdap o altri enti previdenziali è molto più facile in quanto non è necessario presentare eccessive garanzie.

Forse l’offerta ai pensionati in passato era molto più limitata ma fortunatamente oggi si di gran lunga ampliata sulla base delle loro esigenze facendo si da poter richiedere tranquillamente mutui, carte di credito, prestiti personali etc.

L’unica forma di prestito a cui non possono accedere i pensionati è la delega di pagamento in quanto è consentita solo ai lavoratori dipendenti.

Ovviamente non è tutto oro quel che luccica ed anche nel caso dei pensionati ci sono alcuni limiti tra cui naturalmente l’età del richiedente che non deve superare i 75 anni per evitare rischi dovuti a malattie, invalidità, morte prematura che possano mettere a rischio il rimborso del prestito.

Dal 2005 i pensionati possono accedere anche alla cessione del quinto, cosa che prima era possibile solo ai dipendenti pubblici.

Il vantaggio della cessione del quinto è che può essere erogato anche a chi ha superato il 75 anni di età richiedendo però obbligatoriamente la stipula di una copertura assicurativa rischio vita che incide notevolmente sul costo del finanziamento e di conseguenza sulla rata di rimborso.

Naturalmente più alta sarà l’età del richiedente e più alto sarà l’importo dell’assicurazione, tuttavia questa prassi consente di richiedere prestiti anche ai 90enni.

Tuttavia superata una certa età al momento della richiesta del prestito sarà necessario presentare il Rapporto di Visita Medica (RVM) per accertare lo stato di salute del richiedente.