Tra i vini piemontesi il re: Barolo


La “Terra delle Langhe” racchiusa tra i fiumi Tanaro e Bormida, disseminata di valli profonde scavate da torrenti e borghi suggestivi dal sapore d’altri tempi, è la terra d’elezione di alcuni tra i migliori vini piemontesi e della tradizione enogastronomica italiana. Tra scorci medievali, sinuosi intrecci di colline disegnate dai filari delle viti si nasconde uno dei tesori di queste terre: il Barolo.
Un po’ per la sua storia ma, soprattutto, per le sue caratteristiche, il Barolo è stato più volte definito il re dei vini. Nobile e corposo, fortemente strutturato è noto in Italia ed all’estero per la sua austerità, ricchezza di sapori e di aromi. Di colore rosso granato con riflessi aranciati e dal netto profumo profumo che ricorda accordi floreali di rosa e di viola e ciliegia sciroppata, avvolge la bocca con il suo gusto armonico e vellutato.
Ideale per accompagnare piatti di carne e formaggi, ma perfetto da sperimentare con nuovi accostamenti inediti, dal riso ai dolci. Nonostante la sua levatura, Il Barolo Borgogno si presta anche ad ardite sperimentazioni, infatti, aggiungendo “china calissaia” una pianta officinale fortemente profumata, si ottiene il Barolo Chinato, che quasi in ogni ristorante di Asti viene servito come “vino da meditazione” dal sentore liquoroso e aromatico, è ideale per fine pasto e si abbina in modo eccezionale con il cioccolato.