spaceartpress: Padiglione Tibet un sogno che ha lasciato il segn


spaceartpress: Padiglione Tibet un sogno che ha lasciato il segno

Per continuare a credere, a sperare in un paese dalla dignità violentata, dalla cultura ferita sono necessarie ora più che mai azioni decise: il progetto di Ruggero Maggi per Padiglione Tibet INviso – dedicato al monaco Tsewang Norbu che si è recentemente autoimmolato - vuole essere un forte segno di protesta per ricordare tutti i martiri tibetani, lo spirito dei quali è incarnato dalla figura centrale, nella comunità tibetana, del Dalai Lama. Il suo volto è l’emblema del Tibet. La sua spiritualità è un monito per tutti, un monito a non dimenticare… L’idea è disarmante nella sua semplicità: domenica 28 agosto artisti, amici, sostenitori della causa tibetana si troveranno dapprima presso Padiglione Tibet dalle 10.00 alle 12.00 circa per poi recarsi, uniti in un unico grido silenzioso di dolore e di protesta indossando una maschera con il viso del Dalai Lama, senza dubbio il volto più INviso ai politicanti cinesi, davanti all’ingresso dell’Arsenale di Venezia che ospita il Padiglione Cinese, per una silenziosa quanto angosciante presenza. Tragiche maschere che urleranno senza suono il proprio sdegno attraverso l’azione collettiva. Padiglione Tibet finirà poi la sua prima “tappa” veneziana con il finissage sempre domenica 28 agosto alle 17.00 durante il quale si presenterà il videocatalogo, che riassumerà in più di 3 ore la mostra di opere su Khata, le tipiche sciarpe che i monaci tibetani offrono in segno di amicizia e di saluto, con interventi di artisti contemporanei, le installazioni, la performance di Kappa con il suo gruppo, il reading poetico di Paola Caramel , il live set di Romina Salvadori ft Madriema, i testi poetici e critici in italiano ed inglese, l’intervista a Dario Ballantini, l’evento Arcana, il compleanno del Dalai Lama con la significativa presenza di Tamding Choephel (Tibet Culture House) e di Claudio Tecchio (Campagna di Solidarietà con il Popolo Tibetano) e la realizzazione di un mandala il cui rito di dispersione verrà compiuto da alcuni monaci tibetani proprio durante la serata del 28 agosto. Sarà anche presentato il video di Francesca Lolli “Non io” con Shi Yang Shy emblematica presenza di un coraggioso artista cinese alla manifestazione. Per oltre sessant’anni i tibetani, nonostante privi della libertà e in condizioni di vita segnate dalla paura e dall’insicurezza, sono stati in grado di salvaguardare la loro peculiare identità e i loro valori culturali. Ciò ha consentito alle nuove generazioni, che non hanno mai vissuto in un Tibet libero, di assumere coraggiosamente la responsabilità di portare avanti la causa del Tibet. Sono degne di ammirazione perché ci mostrano la forza della resistenza tibetana. [..] La Cina, il paese più popolato della terra, è una potenza mondiale emergente e guardo con ammirazione al suo sviluppo economico. In potenza, potrebbe grandemente contribuire al progresso umano e alla pace nel mondo. Ma per poterlo fare, la Cina deve anzitutto guadagnarsi il rispetto e la fiducia della comunità internazionale. E per ottenere questo rispetto i leader cinesi devono adottare linee politiche più trasparenti, fare in modo che le loro azioni corrispondano alle loro parole. In quest’ottica, è essenziale che siano garantite libertà di espressione e libertà di stampa. Un governo trasparente sarebbe anche in grado di tenere a bada la corruzione. Una società stabile e armoniosa richiede un reciproco rispetto fondato sulla fiducia. Negli ultimi anni, in Cina, un numero sempre crescente di intellettuali ha chiesto riforme politiche e una maggiore apertura. […]Il governo cinese afferma spesso che la stabilità e lo sviluppo del Tibet sono il presupposto del suo benessere nel tempo. Tuttavia, le autorità dispiegano un gran numero di militari in tutto il paese imponendo ai tibetani crescenti limitazioni. La popolazione vive nella paura e nell’ansia. Recentemente, molti intellettuali tibetani, uomini pubblici e ambientalisti sono stati puniti per aver espresso le aspirazioni fondamentali del popolo. Sono stati incarcerati sotto l’accusa di “sovvertire il potere dello stato” mentre invece cercavano di dare voce all’identità e all’eredità culturale tibetana. Queste misure repressive mettono a rischio la stabilità e l’armonia. Allo stesso modo, in Cina, sono stati arrestati avvocati impegnati nella difesa dei diritti del popolo, scrittori indipendenti e attivisti impegnati nella difesa dei diritti umani. Chiedo fermamente ai leader cinesi di riconsiderare queste politiche e di rilasciare immediatamente i prigionieri di coscienza. […]Fin dai tempi più antichi, tibetani e cinesi hanno vissuto come popoli vicini. Sarebbe un errore se le nostre non risolte diversità dovessero minare questa amicizia vecchia di anni. Ci siamo adoperati in ogni modo per favorire i buoni rapporti tra i tibetani e i cinesi residenti all’estero e siamo contenti che il nostro impegno abbia contribuito a migliorare comprensione e amicizia. Anche i tibetani all’interno del Tibet dovrebbero coltivare buoni rapporti con i nostri fratelli e sorelle cinesi. […]Desidero cogliere questa occasione per ricordare la gentilezza dei leader delle numerose nazioni amanti della giustizia, dei membri del parlamento, degli intellettuali e dei Gruppi di Sostegno al Tibet che incessantemente hanno sostenuto il popolo tibetano. In particolare, ricorderemo sempre la cortesia e il continuo supporto del popolo e del governo dell’India e dei governi dei suoi stati che, generosamente, hanno aiutato i tibetani a preservare e promuovere la loro religione e cultura e a garantirne il benessere. A tutti esprimo la mia più profonda gratitudine. Con le mie preghiere per il bene e la felicità di tutti gli esseri senzienti. Il Dalai LamaPadiglione Tibet ideato e curato da Ruggero Maggi fino al 30 agosto 2011 Spazio Art&fortE LAB c/o Palazzo Cà Zanardi Cannaregio 4132 – Venezia orari : 10.00 – 18.00 chiuso il lunedì da Piazzale Roma o dalla Stazione Ferroviaria: vaporetto n°1 - fermata Ca’ d’Oro
artisti partecipanti: Dario Ballantini, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, Luisa Bergamini, Rosaspina B. Canosburi, Nirvana Bussadori, Silvia Capiluppi, Angela Maria Capozzi, Tamding Choephel, F. Romana Corradini, Marzia Corteggiani, G. Luca Cupisti, Teo De Palma, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di Fazio, Marcello Diotallevi, Luigi Filograno, Roberto Franzoni, Fernando Garbellotto, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Isa Gorini, Franca Lanni - Renata Petti, Bruno Larini, Pino Lia - Celina Spelta, Oronzo Liuzzi, Ruggero Maggi, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi - Alessandra Finzi, Renato Mertens, Simona Morani, Paolo Nutarelli, Clara Paci, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Tiziana Priori, Antonella P. Giurleo, Sergio Sansevrino, Roberto Scala, Gianni Sedda, Roberto Testori, topylabrys, Micaela Tornaghi, Monika Wolf. Testi di: Adriano Accattino, Piergiorgio Baroldi, Massimo Bignardi, Mauro Carrera, Andrea Chinellato, Tamding Choephel, Ornella Garbin, Lorella Giudici, Ruggero Maggi, Massimo Scaringella, Claudio Tecchio, Roberto Vidali per informazioni: camera312@fastwebnet.it www.padiglionetibet.com 320.9621497

fonte:Lineadarte officina Creativa