Basata sul principio della repulsione tra acqua e sostanze grasse, di cui normalmente sono composti i colori di stampa, la stampa offset è una delle principali tecnologie utilizzate. Proprio in virtù del processo che ne è alla base, è un processo indiretto; la forma di stampa, che corrisponde ad una piastra di alluminio sottile 0,03 millimetri non entra in diretto contatto con la carta o la superficie da stampare. Le macchine per la stampa offset sono composte da tre elementi fondamentali: il “mettifoglio” dove i fogli di carta bianchi entrano nella macchina per la stampa; le sezioni per la stampa, ne esiste una per ogni colore, e stampano indipendentemente l'una dall'altra in percentuale diversa a seconda del soggetto, esistono macchine ad un solo colore, a quattro e fino a 10 colori, usate per lo più per creazioni artistiche che necessitano di una speciale cura del dettaglio o di sfumature di colori particolari; ed in ultimo la sezione in cui il foglio esce dalla macchina. Nonostante la vasta applicazione data da costi contenuti e adattabilità del metodo di stampa, la stampa offset presenta degli svantaggi che riguardano l'impossibilità di aumentare il flusso del colore, dato che acqua e colori vengono distribuiti in maniera proporzionale, e soprattutto i materiali subiscono forti stress e per questo non si può applicare a tutti i tipi di carta o pellicole. Di contro comunque la stampa offset resta uno degli strumenti di stampa editoriale più utilizzati proprio per i bassi costi che una produzione in scala offre.