Ieri il mouse, oggi il multitouch: la rivoluzione continua




Il web design è nato con il mouse, prima di lui sullo schermo c’erano solo righe di codice e la tastiera era sufficiente per fare tutto quello che serviva: scrivere.

Con il mouse invece si è potuto entrare e “prendere posizione”, lo schermo si è popolato di tantissimi elementi e si è tramutato in desktop. Sono nate icone, cartelle, pulsanti che ricordano oggetti che fino a poco prima erano sulla scrivania reale, successivamente sono stati inventati scrollbar, popup e animazioni.

È stata una grande rivoluzione che ha aperto le porte del pc a tutte le persone che non conoscevano l’informatica, ma non solo: ha creato un nuovo modo di pensare. Invece di seguire un ragionamento astratto espresso a parole, si è cominciato a visualizzare i concetti e le loro relazioni.

Adesso però ci troviamo di fronte ad un altro grande cambiamento. Il mouse muore per lasciare spazio alle dita. Un ulteriore passo verso l’intuitività, cade un’altra barriera fra l’utente e la macchina.

L’autore anche in questo caso è lo stesso: Steve Jobs, fondatore di Apple Inc., il più grande imprenditore informatico dei nostri tempi, morto il mese scorso. Forse la personalità più visionaria e innovativa legata al mondo del computer, la cui genialità ha cambiato, insieme alla user experience, lo stile di vita della gente.

Le nuove funzioni del multitouch sono lo scorrimento e l’ingrandimento con due dita, i nuovi tasti somigliano alle leve on-off degli strumenti elettronici e hanno dimensioni tali da permetterne un finto scorrimento; la tastiera diventa virtuale.

Adottano questa tecnologia sia l’iPod touch, l’iPhone che l’iPad e con loro moltissimi altri device di altre marche.

L’uso è più intuitivo e la fascia di utenti si allarga ancora. L’iPhone è ormai comune, un oggetto che incorpora più funzioni (cellulare, navigatore gps, macchina fotografica, navigazione internet, posta elettronica ecc.), con il design mac non poteva che ingolosire, e ora l’iPod si sta diffondendo. Chi ne fa uso? Molti più di quelli che ci si immaginava all’inizio.

Viaggiatori che lavorano principalmente con la posta elettronica, persone che non usano il pc per lavoro e che quindi non hanno necessità di uscire con il portatile ma solo con un oggetto che permetta di restare in contatto su Facebook e Skype o di navigare per informarsi senza dover faticare con lo schermino di un cellulare.

Nell’app store vi sono innumerevoli applicazioni per iPad che aumentano le funzionalità a seconda delle esigenze personali. Chiunque può realizzarne una e venderla.

Il sistema operativo è OSX e il linguaggio di programmazione è objective-c come per tutta la casa Apple.

A livello professionale vi sono molte possibilità, basta rivolgersi a società come Creativi Quadrati di Milano che possono realizzare applicazioni su misura per professionisti e aziende.

Fra le applicazioni aziendali spiccano quelle dedicate alla forza vendita (cataloghi, ordini, ecc.), l’e-commerce, le agende e gli scadenziari per professionisti.