Produrre innovando: nuove misure per le start up italiane


Sulla Gazzetta Ufficiale n.245 del 19 ottobre 2012 è stato pubblicato il nuovo decreto legge che indica le ultime misure prese dal Governo per la crescita e lo sviluppo del Paese. Sul sito www.terrazzini.it tutte le informazioni a riguardo.

start up: crescere innovando28 novembre 2012Terrazzini & Partners, studio di consulenti del lavoro con sedi a Milano, Lodi e Vigevano, informa che sul proprio sito web, online all'indirizzo www.terrazzini.it, è stata pubblicata una nuova circolare contenente il decreto legge n.179 del 18 ottobre 2012, nel quale sono riportate alcune misure per la crescita e lo sviluppo dell'Italia, con particolare riferimento alle start up. Il documento è particolarmente interessante in quanto stabilisce una lunga serie di linee guida per le realtà imprenditoriali nate da poco, al fine di favorirne la crescita e il posizionamento sul mercato.

Le società di capitali - anche in qualità di cooperative - sono le destinatarie del provvedimento, purché sottostanti al diritto italiano; il decreto, tuttavia, vale anche per società appartenenti alla comunità europea ma con sede in Italia. Tra i requisiti che devono essere posseduti, questi sono i più importanti: la società deve esistere da non più di 48 mesi; il totale della produzione annua non deve superare i 5 milioni di euro; l'impresa non deve aver distribuito utili; il campo di interesse della società deve essere necessariamente legato allo sviluppo, alla produzione o alla vendita di servizi o prodotti che hanno a che fare con l'innovazione tecnologica.

Inoltre, l'impresa deve possedere uno dei seguenti ulteriori requisiti:

  • spese di sviluppo e ricerca uguali o superiori al 30% del maggior valore fra costo e valore totale della produzione;
  • avere in organico, a titolo di collaboratori o in qualità di dipendenti, lavoratori che possiedono un titolo di dottorato di ricerca, oppure un diploma di laurea con almeno 3 anni di ricerca presso enti pubblici o privati in Italia o all'estero: queste figure devono corrispondere almeno al 30% della totale forza lavoro impiegata;
  • sia titolare (ovvero licenziataria) di almeno una privativa industriale relativa ad un'invenzione, biotecnologica, ad una topografia di prodotto a semiconduttori o ad una nuova varietà vegetale direttamente efferenti all'oggetto sociale e all'attività d'impresa.
Il decreto prevede anche la presenza di un incubatore certificato, cioè un soggetto che offra servizi che sostengano la nascita di start up innovative, come ad esempio la proprietà di strutture, anche immobiliari, che possano accogliere aziende giovani e innovative; allo stesso modo, deve disporre di attrezzature utili allo svolgimento delle attività della start up; collabora regolarmente con università e centri di ricerca.

Tutte le restanti informazioni sulla retribuzione dei lavoratori e sui fattori che disciplinano il lavoro a termine sono sul sito sito di Terrazzini&Partners, studio di consulenti del lavoro a Milano che fornisce alle aziende servizi qualificati ed esperienza nel settore.

Terrazzini & Partners