La Germania chiede il rientro delle proprie riserve d'oro all'estero


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Nonostante al di fuori dei propri confini si abbia la sensazione che la Germania navighi nell'oro e nella tranquillità economica, il governo Tedesco dietro decisione della banca tedesca è stato disposto il rientro di buona parte del proprio oro detenuto all'estero in depositi e banche, il rientro dell'oro in germania si dovrebbe completare entro il 2020. Questa decisione presa dalla Germania sembra confermare che anche il più stabile e grande paese dell'unione europea inizi a rendersi conto che la debolezza e la fragilità economica di eurolandia non dipenda esclusivamente da fattori politici e da scelte finanziare prese sul continente europeo ma bensì dalla guerra delle valute che vede confrontarsi i paesi economicamente più influenti del mondo. Ormai è evidente anche che i paesi della zona euro, anche quelli più poveri, non sono più competitivi su molti settori tradizionali rispetto ai numerosi paesi in crescita economica, che fino a pochi anni fa erano considerati economicamente arretrati, che sono divenuti protagonisti del mercato globale conquistando importanti fette di mercato che erano appannaggio del vecchio continente. Non da meno del proprio governo anche il popolo tedesco ha dimostrato di temere la situazione economica attuale, più della metà di tutti gli investimenti fatti dai tedeschi sono indirizzati ad acquistare oro o prodotti finanziari ad esso direttamente o indirettamente collegati, una situazione che spiega da sola la poca fiducia per le aspettative sul futuro, vista l'indiscussa vocazione dell'oro ad essere il più sicuro dei beni rifugio durante le crisi finanziarie. Parte delle riserve d'oro possedute dal governo tedesco, che sono tra le prime quattro nel mondo come quantità accumulata, sono fisicamente detenute all'estero tra Francia e Stati Uniti, il programma di rientro prevede come data limite il 2020, anche se tale periodo può sembrare estremamente lungo devano essere considerate le numerose procedure necessarie a sbloccare centinaia di tonnellate d'oro che oltre a vincoli di genere fisico devano essere sbloccate da eventuali impegni di deposito precedentemente accordati. La scelta di far rientrare l'oro può essere interpretato in vari modi ma sicuramente una valida considerazione è quella di una maggiore indipendenza della Germania verso la moneta unica europea e un possibile ritorno al marco, un'eventualità di questo genere è direttamente collegata ad una gestione più diretta delle proprie riserve economiche strategiche di cui l'oro rappresenta un bene essenziale per garantire la stabilità economica di un paese.